Una passeggiata di Borromini

  • Tema: Storia; Personaggi

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Ne “Le lacrime di Borromini” (2016), Fabio Bussotti sceglie come protagonista del suo romanzo lo scultore Borromini e racconta il percorso che questi compie uscendo dalla Basilica di San Giovanni in Laterano.
I fatti si svolgono nell’Esquilino dell’agosto 1646:
“A oriente, un gregge di pecore si era ammassato sotto le fronde di un boschetto di fichi, cresciuti tra le rovine dell'Acquedotto Claudio. Le povere bestie assetate non avevano la forza di belare. Il pastorello, quasi nudo, dormiva con la schiena appoggiata a un piedistallo di marmo che sino a qualche anno prima aveva sorretto la statua di Marco Aurelio. ... All'incrocio con via Labicana Borromini ci arrivò sudato e barcollante. I piedi gli friggevano dentro le scarpe di vacchetta nera. Verso occidente, davanti alla facciata della chiesa dei Santi Pietro e Marcellino, un gruppetto di bambini scalzi e sudici molestava un vecchio asino spelacchiato e già abbondantemente martoriato dalle mosche. Dal lato opposto via Labicana correva dritta e deserta verso i cipressi aguzzi del giardino di Villa Altieri. Borromini alla ricerca disperata di qualcosa che gli desse sollievo, avrebbe voluto proseguire per via Gregoriana e ammirare gli orti verdeggianti e i rigogliosi vigneti del marchese di Palombara. ...Si afflosciò, sconfitto, ai piedi un alloro, sopraffatto dal frinire delle cicale e dagli schiamazzi dei bambini. Nell'aria permaneva l'odore di sterco e di stoppie bruciate. Ebbe la sensazione di trovarsi in piena campagna. Eppure era nel cuore di Roma.”

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