L’oasi di verde che si trova lungo le Mura Aureliane e guarda il lato est della Stazione Termini nei pressi dell’Arco di Sisto V è ciò che rimane dei terreni di Villa Gentili: una elegante palazzina settecentesca circondata da un giardino con altre costruzioni più piccole aggiunte in diverse epoche.

Il terreno, insieme ad alcune costruzioni ed al diritto di utilizzare l'acqua Felice, fu acquistato dal marchese Filippo Gentili nel 1739, per sé e per il fratello, il cardinale Francesco Saverio. La palazzina principale progettata probabilmente da Filippo Raguzzini, tra il 1741 ed il 1748  è un bell’esempio di architettura suburbana romana del XVIII secolo anche per le pitture interne (scene di campagna romana, decorazione pompeiana). Il giardino è abbellito da un ninfeo, da una fontana e da un caffeehouse. La proprietà è passata nell’Ottocento alla famiglia Del Drago, poi alla principessa russa Elisa Keremenoff che nel 1913 la vendette alla famiglia Dominici che ne è ancora proprietaria.

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