Piazza Manfredo Fanti

  • Tempo stimato: h 0:10
  • Tipo: Piazza
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La piazza, realizzata nel penultimo decennio dell'Ottocento, è uno degli spazi urbani dell'Esquilino. Come le altre piazze (piazza Vittorio Emanuele II e piazza Dante) è stata progettata come un vuoto, un’assenza di edificazioni, nella maglia ortogonale del tessuto edilizio del quartiere della nuova Capitale, progettato dopo il 1870.
Ispirata alla tipologia dello square, con uno spazio centrale sistemato a verde e recintato, è delimitata da una serie di edifici ottocenteschi di abitazione.
Il giardino, dominato dalla mole monumentale dell'Acquario Romano (1887), oggi Casa dell'Architettura, è caratterizzato dalla presenza dai resti della struttura difensiva delle Mura Serviane, con la cinta muraria in blocchi di tufo di Grotta Oscura e il profondo fossato che la completava e rinforzava all’esterno.
Rinvenuti durante i lavori ottocenteschi per l’urbanizzazione dell’Esquilino, i resti archeologici furono utilizzati come una sorta di arredo del giardino dell’Acquario, progettato da Ettore Bernich come uno spazio piacevole di ritrovo per la borghesia del quartiere con un pittoresco laghetto con ponticelli rustici. Smantellato il laghetto nel corso del Novecento, il giardino, con il suo patrimonio di alberi, è stato recentemente risistemato come area verde a servizio del quartiere e della Casa dell’Architettura. Gli scavi dell’area archeologica condotti alla fine del Novecento hanno messo in luce anche interessanti resti di edifici di epoca imperiale addossati alle mura.

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