Giornata della Legalità 2023

Esquilino
  • Dal: 23/05/2023
  • Al: 23/05/2023
  • Luogo: Piazza Manfredo Fanti 47
  • Orario: Dalle ore 15:00 alle ore 19:00
  • Informazioni:

    L’evento potrà essere seguito in presenza e consentirà di acquisire 4 Cfp in discipline ordinistiche (è obbligatoria la registrazione online su /formazione.architettiroma.it) oppure come webinar online tramite la piattaforma GoToWebinar (è richiesta la registrazione al sito /formazione.architettiroma.it per ricevere il link GoToWebinar).

  • Tipo: evento
  • Organizzazione: Ordine degli Architetti di Roma
  • Sito: www.architettiroma.it/

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Sesta edizione dell’appuntamento organizzato dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia in memoria della strage di Capaci: convegno il 23 maggio alla Casa dell’Architettura

«Guai ad illudersi che possa essere solo un problema di polizia. Bisogna invece risanare e rinnovare lo Stato per dare colpi al sistema mafioso. Occorre una programmazione democratica dell’economia che sposti le risorse dalle attività improduttive a quelle produttive (agricoltura, turismo, industrie). Bisogna instaurare forme di controllo e far crescere una nuova, sana imprenditorialità».

È nel segno delle parole pronunciate nel 1979 da Pio La Torre – politico e sindacalista simbolo della lotta alla mafia assassinato nel 1982 – che si svolgerà la 6a edizione della Giornata della Legalità, appuntamento annuale organizzato dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia in memoria della strage di Capaci – avvenuta il 23 maggio 1992, alle 17:57:48 -, istituito cogliendo l’invito che nel 2018 fece Franco La Torre (figlio di Pio), esortando a non cadere nella retorica del ricordo, ma a farsi promotori di nuovi processi per la costruzione di un presente ed un futuro migliore.

Il focus della edizione 2023 della «Giornata della legalità – In memoria delle vittime di tutte le mafie» – che si svolgerà il prossimo 23 maggio alla Casa dell’Architettura (Piazza Manfredo Fanti, 47 – Roma), a partire dalle ore 15 – è incentrato proprio sulla leva economica cui fanno riferimento le parole di La Torre: il titolo del convegno di quest’anno – con il coordinamento scientifico a cura del Comitato d’onore per il «23 maggio» – OAR: Maurizio Artale, Francesco Clementi, Cinzia Esposito, Renato Natale, Luigi Savina, Franco La Torre e Christian Rocchi – è «L’antimafia come programma di miglioramento delle condizioni sociali ed economiche – Il terzo settore e i beni confiscati alla mafia». Il riferimento specifico è proprio al racconto di opportunità, esperienze, buone pratiche e criticità connesse alla valorizzazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata.

«Il riuso dei beni confiscati, connotati da un alto valore simbolico – afferma Christian Rocchi, delegato alle politiche nazionali dell’Ordine Architetti Roma e componente del Comitato d’onore per il “23 maggio” OAR -, è un tassello fondamentale a sostegno di una efficace azione in chiave economico-sociale in luoghi pesantemente depauperati di possibilità e orizzonti. Si tratta di una forma di parziale risarcimento alla società per quello che la mafia le ha tolto. In quartieri come Brancaccio, a Palermo – ma non solo: sono tanti, purtroppo, i luoghi critici, sia nelle periferie che nei centri urbani – si vive senza sapere cosa c’è fuori, senza speranze, senza avere le ‘eguali opportunità’ che la stessa Costituzione italiana garantisce a tutti i cittadini». Attivare, nelle strutture sottratte alla criminalità, servizi utili e attività produttive può rappresentare, dunque, un potente motore socio-economico. Per questo – conclude Rocchi, «è quanto mai importante semplificare leggi e normative che riguardano i beni confiscati, snellendo meccanismi spesso troppo farraginosi, sia per le prime fasi di riutilizzo dei beni (pratiche urbanistiche ed edilizie) che, successivamente, per la loro ordinaria gestione».

Gli interventi previsti nel corso del convegno spazieranno dal ruolo delle amministrazioni pubbliche nella gestione dei beni confiscati al loro impiego nell’ambito del Terzo Settore, fino alle possibilità di crescita ad essi connesse nei territori, tra limiti e buone pratiche. Tra i partecipanti: Giovanni Maria Flick, presidente emerito Corte costituzionale (che introdurrà i lavori), Antonio Decaro, presidente Anci (in attesa di conferma) e Renato Natale, sindaco di Casal di Principe e componente Ufficio di Presidenza di Avviso Pubblico. I saluti istituzionali saranno affidati al presidente OAR, Alessandro Panci.

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