Piazza Dante fu realizzata tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo come la maggior parte del Rione Esquilino. Caratterizzata al centro da un giardino sopraelevato, è delimitata nel perimetro da palazzi di stile umbertino tra i quali domina l’eclettico Palazzo Dante.
Il territorio della piazza, che nell’antichità era stato di pertinenza degli Horti Lamiani prima e di Villa Palombara poi, fu investito dalla sistemazione urbanistica che seguì l’istituzione di Roma capitale. Intitolata a Dante Alighieri, la piazza avrebbe dovuto ospitare un monumento al Poeta che non fu mai realizzato. I giardini al centro della piazza sono stati oggetto di diversi restauri e rimaneggiamenti durante i quali sono stati rinvenuti importanti reperti archeologici tra i quali la Volta Gatti. Riaperti nel 2021 dopo i lunghi lavori conseguenti alla risistemazione del Palazzo dei servizi Segreti, i giardini sono intitolati Mary e Hasib Begun, una giovane coppia bengalese che perse la vita in un incendio nell’adiacente via Buonarroti.

Piazza

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