Santa Maria Maggiore. Una miracolosa fondazione

  • Tema: Curiosità; Storia

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Voluta da papa Sisto III ed eretta sull’Esquilino tra il 432 e il 440, la basilica di Santa Maria Maggiore celebra la figura di Maria come theotókos, ossia Madre di Dio e ciò a seguito del dogma sancito dal Concilio di Efeso (431). Fondazione e destinazione della basilica sono infatti strettamente connesse alla sua funzione di primo reliquiario delle spoglie della Grotta di Betlemme, da cui l’appellativo di Santa Maria ad Praesepe. Tuttavia sono gli appellativi di Santa Maria ad Nives e di Basilica Liberiana a collegarci alla leggenda della sua fondazione. Le vicende, illustrate anche nei mosaici alle spalle della loggia in facciata, identificano il luogo dell’edificazione con la tomba del patrizio romano Giovanni, cofondatore della chiesa insieme a papa Liberio.

Tradizione vuole che la notte del 4 agosto del 352 papa Liberio vede in sogno la Vergine Maria la quale lo informa di un evento prodigioso e inconsueto atteso per il giorno seguente nel luogo in cui essa chiede venga edificata una chiesa. In quella stessa notte, un sogno del tutto identico si manifesta anche al patrizio Giovanni e sua moglie che tuttavia, nel sole estivo del mattino seguente, poco credito danno alla premonizione per cui potesse nevicare. Tuttavia è proprio questo l’accadimento che la leggenda narra, ovvero di come papa Liberio si precipita sull’Esquilino insieme al patrizio e sua moglie e subito traccia sul colle imbiancato il perimetro di quella che sarebbe stata la basilica di Santa Maria Maggiore, Santa Maria ad Nives.

Il culto della Madonna della Neve trova ampia fortuna nei secoli e ancora oggi il miracolo della nevicata estiva è considerato fra i più rappresentativi della tradizione romana, tanto che dal 1983 viene ricreato artificialmente alla mezzanotte del 5 agosto.

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