Pietà l'è morta. Omaggio alla Resistenza

Esquilino

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PER NON DIMENTICARE

Con questa piccola ma preziosa esposizione, Pietà rè morta: omaggio alla Resistenza, pensata espressamente per Villa Altieri (Palazzo della Cultura e della Memoria della Città metropolitana di Roma Capitale) si vuole rendere omaggio alla storia e alle vicende dolorose provocate dall'invasione nazi-fascista a Roma e nel Paese, attraverso lo sguardo di alcuni artisti che successivamente ne illustrarono le violenze e i soprusi.

Partendo da libri d'artista come: Omaggio alla Resistenza del 1964 si è dato favvio al percorso espositivo; lasciando poi ripercorrere nelle altre sale questa tragica epopea con: La Violenza, degli stessi anni, con Gott Mit Uns, illustrato da Guttuso e pubblicato in prima edizione nel novembre del 1944 e Questa matto mondo assassino, del 1968. Libri, il cul corredo letterario (troviamo in taluni casi curato da Quasimodo, come pure dagli interventi poetici di Pasolini e altri) fu concepito per offrire testimonianza artistica di quei tragici eventi che caratterizzarono la lotta contro il nazi-fascismo e la sua furia persecutoria.

Seguendo questo filo, vengono presentate in mostra 13 opere originali, di cui alcune inedite, provenienti sia dalla collezione Dario Micacchi, critico d'arte e storica penna de l'Unità, che da quella della famiglia Marchini. Manzu, Guttuso, Attardi, Gianquinto, Ferroni, Guerreschi, Biggi, Pacheco, tessono il filo di questa trama espositiva con i tratti forti della china, a pennello, in gouache o con pittura ad olio. In un racconto crudo, talvolta aspro, delle violenze di quella pagina feroce della storia.

Una Pietà Partigiana" di Gaetaniello, significativo artista del panorama romano degli anni sessanta, fa da fulcro, con la corporeità del suo bronzo nella galleria delle statue, nel suo farsi nefasta denuncia di quegli excidi. E si accompagna, sempre per mano dello stesso autore, con l'altra piccola ma significativa scultura, "Roma Città Aperta", che fa da contraltare figurativo al docufilm di Libero Bizzarri: Pietà l'è morta, che riprende la celebre canzone partigiana di Nuto Revelli, offrendo cosi il titolo alla mostra. Arricchiscono il comedo espositivo alcune riproduzioni fotografiche, datate 1944, provenienti dall'Archivio Togliatti, e celebri frasi sulla Resistenza.

La mostra è organizzata in collaborazione con il Museo storico della Liberazione di via Tasso che porta in sé la memoria e le tracce reali ancora tangibili di quella drammatica pagina della nostra storia.

PIETÀ L'È MORTA
Omaggio alla Resistenza

A cura di:
Ivana Della Portella
Francesco Mozzetti
Maria Cristina Rossini

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